“Lo Sport che connette”: la prima iniziativanazionale di rigenerazione urbana a tema sport.

Brand for the City, società dedicata all’ideazione, progettazione e
realizzazione di progetti di Brand Urbanism e Fondazione SportCity – think
tank indipendente che mira a stimolare un cambiamento culturale nella
visione dello sport italiano, attraverso progetti sportivi in ambito urbano –
lanciano l’iniziativa “Lo Sport che connette”: la prima iniziativa
nazionale di rigenerazione urbana a tema sport.


Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana di
spazi pubblici all’aperto
da destinare alla pratica sportiva, libera e
gratuita, a beneficio di tutti i cittadini e alle persone di ogni età
: come primo
passo Brand for the City e Fondazione SportCity inizieranno da oggi un
lavoro di mappatura nazionale dei luoghi, spazi e impianti sportivi all’aperto
che (con il benestare delle pubbliche amministrazioni locali) potrebbero
essere oggetto di rigenerazione.


Il secondo passo sarà quello di rilanciare un invito alla partecipazione
ad aziende e brand che
, avendo a cuore i propri territori e comunità,
volessero adottare un progetto specifico di Sport Urbanism: come fatto
da Agos che – attiva nello Sport Urbanism dal 2021 – nel prossimo
settembre inaugurerà a Torino il suo settimo spazio sportivo rigenerato
nell’ambito del suo progetto Parchi Agos Green & Smart.


L’iniziativa nasce dal presupposto che il diritto allo sport è sancito
dall’articolo 33 della Costituzione
a cui sono stati aggiunti i seguenti
commi: “La Repubblica riconosce e favorisce il diritto allo svolgimento
dell’attività sportiva e ricreativa”. Ciò nonostante, gli ultimi studi e ricerche
vedono l’Italia tra gli ultimi paesi OCSE per disponibilità di spazi sportivi
gratuiti:
– Secondo i dati dell’Osservatorio Valore Sport (del febbraio 2024)
redatto da The European House Ambrosetti, l’offerta sportiva di un
territorio è una delle principali determinanti per poter favorire la
pratica sportiva dei propri cittadini di ogni età: ma in Italia – tra gli
impianti sportivi presenti e attivi sul territorio che risultano essere il
22% in meno della media europea – il 44% risulta obsoleto perché
costruito negli anni ’70 e ’80 e l’8% (nel Mezzogiorno fino al 20%) non
sono effettivamente utilizzabili.

– Il rapporto dell’Osservatorio evidenzia anche la sedentarietà dei
bambini, rispetto a cui l’Italia si posiziona come peggior Paese OCSE,
con un tasso del 94,5% di bambini tra 11-15 anni che non raggiungono
un adeguato livello di attività fisica (rispetto a una media OCSE
dell’86,3%).


Il fatto che il nostro Paese sia fra gli ultimi Paesi in Europa a garantire
un adeguato grado di accessibilità ad impianti sportivi all’aperto
gratuiti
non ha solo ricadute negative sulla salute pubblica (il costo
sanitario della sedentarietà equivale a 4,5 miliardi), ma anche sulle
opportunità e sugli spazi (non digitali) di socializzazione di cui le giovani
generazioni hanno molto bisogno: gli effetti negativi della crisi pandemica
sulla capacità dei nostri giovani di connettersi e relazionarsi empaticamente
(non solo in via digitale) sono sotto gli occhi di tutti e rigenerare spazi e
luoghi da dedicare allo sport, come strumento di valore per favorire la
relazione, la socializzazione e la “ri-connessione” tra individui, gruppi e
comunità in tutti i quartieri d’Italia, è un’opportunità alla quale non si può
rinunciare.
Per Claudio Bertona, CEO di Brand for the City “è tempo di dare la
possibilità di tornare a giocare e fare sport all’aperto, sapendo di trovare,
magari sotto casa, luoghi accoglienti e sicuri, in cui riconnettersi con la
propria comunità”.
“Quando associazioni, enti o fondazioni si uniscono al privato per realizzare
qualcosa di utile, se non addirittura necessario, per il benessere dei
cittadini, la sfida è vinta in partenza. L’iniziativa che abbiamo lanciato
insieme a Brand for the City è semplice quanto innovativa” afferma Fabio
Pagliara presidente di Fondazione SportCity, mentre per il campione
olimpico e oggi allenatore di salto in lungo Fabrizio Donato “insieme,
istituzioni, aziende e sportivi possono fare la differenza”.

Brand for the City e Fondazione SportCity sono aperti ad accogliere
qualsiasi manifestazione d’interesse da parte di brand e aziende
interessate all’iniziativa.

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